domenica 12 febbraio 2012

SOFIA LUCIANI CI RACCONTA LA SUA...PALESTINA!

Sofia in azione nella seconda gara (2^ da destra).

Finita la tournèe della Nazionale Italiana Under 20 di calcio femminile in Palestina (prima nazione Europea a farlo), con due vittorie per 7-0 e 4-0 nelle due gara giocate, e dopo il suo ritorno a casa, facciamo una chiacchierata con Sofia Luciani, punto fermo della Jesina calcio femminile, della squadra di futsal sempre jesina ed appunto della Nazionale Under 20.

Ciao Sofia, abbiamo visto tutti attraverso gli articoli e le foto filtrate per mezzo di internet e della Federazione, dell’avventura della nazionale under 20 in Palestina. Raccontaci un po’ come è stato il viaggio di andata, che sappiamo essere stato un po travagliato e pieno di peripezie, per il maltempo inperversante…
"Sono partita domenica mattina e dovevo prendere il treno regionale civitanova- fabriano per poi prendere la coincidenza dell'intercity per roma ! Il treno regionale è stato soppresso causa neve cosi ho preso un altro treno Civitanova-Ancona per poi prendere sempre l'intercity per Roma .

L'albergo dove alloggiavano le azzurrine a Betlemme!

Arrivati dopo la stazione di Fabriano il treno intercity ( che doveva arrivare a roma alle 18 e 30) ha avuto dei problemi tecnici e ci ha riportati alla stazione di Fabriano ! Da li ci hanno fatto prendere il treno successivo delle 19 e 30 che è arrivato con un ora di ritardo a Fabriano! Dopo varie difficoltà durante il percorso sono arrivata alla stazione Termini intorno all'1 di notte e da li in taxi, fino all'hotel !"

Le tue impressioni una volta arrivata in Terra Santa, la visita a luoghi meta di milioni di persone come Betlemme e il Muro del Pianto

Le ragazze italiane in visita al Muro del Pianto!

"E’ stato un viaggio molto emozionante, mi ha fatto capire la situazione veramente difficile in cui si trovano le persone che vivono li, che non è possibile cogliere dai servizi giornalistici visti tutti i giorni nei telegiornali! Come tutti sappiamo il territorio è conteso da Palestinesi ed Israeliani, noi alloggiavamo nella città di Betlemme che è Palestinese ed è divisa da Gerusalemme dal “muro della vergogna” , e per passare da una parte all'altra bisogna subire dei controlli. Il mercoledi abbiamo visitato la città di Gerusalemme che è realmente bellissima ed è il vero punto di scontro tra palestinesi e israeliani, perchè ospita i luoghi sacri delle due religioni! Abbiamo visitato il famoso Muro del Pianto in cui gli ebrei pregano ed è un luogo veramente toccante perchè le persone mettono dei bigliettini con scritte delle preghiere nelle fessure del muro, e si può percepire l'emozione e il sentimento con cui lo fanno. Abbiamo anche visto i luoghi sacri della religione cristiana come ad esempio la basilica della natività a Betlemme , il Santo Sepolcro e il Getsemani nel Monte degli Ulivi a Gerusalemme: è stato veramente commovente!"

Sofia durante la prima gara, in fase di attacco.

Che impressione ti ha fatto il movimento del calcio femminile palestinese, un movimento agli esordi e come ti sono sembrate le avversarie?

"Che dire, c'è solamente da imparare da queste ragazze!In Italia è già molto difficoltoso sviluppare un movimento di calcio femminile, figuriamoci in Palestina! Se noi facciamo molti sacrifici loro fanno l'impossibile per poter giocare! Ci hanno raccontato che insieme si allenano una volta ogni 15 giorni perchè con il muro che divide Gerusalemme da Betlemme, è sempre molto difficile potersi incontrare! E’ questo il vero sport, il sacrificio, la voglia, la passione per esso !"

Le due squadre schierate prima di una delle due partite.

Come ti è sembrata la tua prima partita da titolare all’esordio nella tournèe?

"Il Mister mi ha fatto giocare in un ruolo un po' insolito per me, cioè da prima punta con la possibilità si scambiarmi nei movimenti col trequartista e con le due ali . Mi sono trovata abbastanza bene anche grazie a tutte le compagne che mi hanno aiutato molto. La partita è stata seguita con entusiasmo da moltissime persone (almeno in Palestina, perchè in Italia non ci calcola mai nessuno). Curiosa era la disposizione nello stadio: le donne e gli uomini si trovavano in due settori separati."

Sofia a terra al centro, felicitata dalle compagne dopo la sua rete.

Hai segnato pure una rete, come l’hai realizzata e dicci la tua reazione, le tue emozioni subito dopo…

"Il gol è stato un momento molto emozionante, anche se il momento più toccante è stato sicuramente cantare l'inno nazionale di Mameli. Per quanto concerne la rete, ho fintato il tiro di destro, mi sono portata sul sinistro e ho tirato di piatto sul secondo palo, centrando l’angolo ! Tutte le compagne mi hanno festeggiato buttandomi a terra!"

Le tifose locali con bandiere palestinesi ed italiane.

Raccontaci brevemente anche della seconda gara..

"Sicuramente abbiamo giocato meglio nella prima partita. Probabilmente eravamo stanche dopo la visita faticosa del giorno precedente a Gerusalemme e ne abbaimo risentito . Ho giocato sempre nel ruolo avuto nel primo match, durante tutto il primo tempo."

Un aneddoto, qualche episodio curioso o di altro tipo, durante la tua permanenza li in Palestina?

"Si c’è stato un evento curioso : quando abbiamo visitato Gerusalemme dopo la prima fara, tutti sapevano il risultato della partita perchè era scritto sul giornale ed allora, in maniera simpatica, ci dicevano che 7 gol erano troppi e di farne di meno nella partita successiva!

Il cartello indicante il check-point per le ispezioni di controllo frontaliere.

Oppure ricordo che eravamo svegliate tutte le mattine alle 5: era il muezzin che invitava alla preghiera i fedeli musulmani. Una volta abbiamo ritrovato due devoti musulmani in mezzo al campo di allenamento che pregavano ....Poi, molte volte ci è capitato che militari armati entrassero nel pullman per controlli! Una volta, mentre ritornavamo dalla prima partita, qualcuno ha tirato un sasso ed ha rotto il vetro del pullman! Sono tanti i ricordi di questi giorni trascorsi in Palestina."

La nazionale azzurrina (col n° 7 Sofia).

Anche il ritorno, specialmente in Italia, è stato movimentato…dicci …

"Pure il ritorno a Casa è stata un’ odissea! Siamo arrivati a Roma intorno alle 17.45, dopo ore di controlli più che accurati all'aeroporto di Tel Aviv! Avevo il volo Roma-Falconara alle 21 e 25 logicamente alle 21 e 04 è stato annullato! Dopo centinaia di telefonate con mia madre, ci hanno portato in hotel (de lusso, del gruppo Hilton) e la mattina successiva sono tornata a casa col pullman intorno alle ore 14 !"

Tamburrini Paolo
alcune foto sono di Foto "Demotix Images"

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